Passione

Aforismi

Esopo e lo schiavo fuggitivo

Uno schiavo, fuggendo da un padrone duro di cuore, si imbatté in Esopo, che lo conosceva per via del vicinato.

- Perché sei così sconvolto?

- Te lo dirò francamente, padre, e sei degno di essere chiamato con questo nome, perché con te ci si può sfogare senza pericolo.
Botte ne ho d'avanzo, mi manca il cibo; spesso mi si manda alla fattoria senza vitto per il viaggio.
Se lui cena a casa, mi tocca stare in piedi tutta la notte, se invece è invitato, me ne sto giù, sdraiato sul marciapiede, fino allo spuntare del giorno.
Mi sono già guadagnato la libertà, eppure con i capelli bianchi continuo a servire.
Se avessi sulla coscienza qualche colpa, sopporterei di buon animo; non ho mai mangiato a sazietà e per di più, disgraziato che sono, mi tocca subire un crudele dispotismo.
Per queste ragioni e altre ancora, che sarebbe lungo enumerare, ho deciso di andare dove mi porteranno i piedi.


- Allora ascolta!

Disse Esopo.

- Non hai fatto nulla di male, eppure, come riferisci, soffri queste pene; cosa ti capiterà se commetterai una colpa?
Quali punizioni pensi che dovrai subire?


Con tale consiglio fu distolto dalla fuga.




Morale della favola

Non bisogna aggiungere male a male.